Adopte

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Mezzanotte, l'ora del crimine: scambi agrodolci nel cuore della notte

Mezzanotte è l'ora del cambiamento, del bilancio, dell'ansia.

Chi sono? Dove vado? Ne vale la pena? Ne vale la pena lontano da te? Midnight è anche il tuo nome in codice, Midnight Boy, l'unica tregua che lasci allo spazio-tempo superando paure e principi, l'ora in cui infrangi questa tacita legge del silenzio tra noi, quando rispondi ai miei messaggi.

Tu sei una di quelle persone che non sanno cosa dire se non sono immerse nei loro pensieri o parzialmente ubriache. Alla fine hai ragione, non sei mai così onesto come quando sei da solo nella tua stanza dopo il tramonto o perso in un bar in mezzo alla folla. Come te, l'amore è un uccello notturno con un piumaggio lunare. I tuoi messaggi notturni rendono l'universo senza tempo, mi fanno credere che le cose avrebbero potuto essere, avrebbero potuto essere altrimenti, idilliache.

A mezzanotte, possiamo sperare in tutto, inventare tutto, riuscire in tutto... Questa è l'ora in cui ci amiamo nella nostra oasi fittizia, quando inscatoliamo 2-3 sesti timidi in scambi esistenziali per far impallidire di gelosia i documentari di Arte. L'ora di cui non parliamo più, anche se i tuoi messaggi mi fanno arrossire alle orecchie.

Ho preso l'abitudine di scrivervi le mie peregrinazioni a fine serata, quando sembro pazza o smarrita, con i miei vestiti di velluto e i miei capelli arruffati. Immagini casuali, voci di cui mi pentirò quando mi alzerò. Condivido con voi alcune pietre di pavimentazione in terza persona, canzoni d'altri tempi, scoppi di risate che non ingannano nessuno, "ciao, sto bene" che cancello prima di aprirle per rimandarle indietro all'istante, bipolari dal touch screen. Mi rispondete con silenzi, "potremmo avere", "potremmo avere", "dovremmo avere", "sto pensando a voi". Lo assorbo come un infuso inebriante, dando libero sfogo ai miei sentimenti, alla mia persistente dipendenza per un ragazzo timido che ho incontrato tre anni prima in un'applicazione per appuntamenti.

È potente, bruciante e vergognoso, come una fila di bicchierini di tequila, ma la vergogna se ne va con il tempo. A forza di confessare i nostri sentimenti senza reciprocità, a forza di amarci per sentirne meglio la mancanza, non ce lo rinfacciamo più dopo la notte. La prossima volta che tornerai, dopo mesi senza alcuno scambio, mi piacerai sempre, mi piacerai sempre.

Per me va bene. Col tempo ho capito che a mezzanotte non sarai mai nel mio letto, ma ho anche imparato a sentire la tua presenza, più intensamente che se ci fossi. A volte l'assenza è forte come la realtà, a volte i segreti del cuore della notte sono più morbidi di una carezza sulla pelle nuda.

La mezzanotte è l'ora del crimine, dei sogni. L'ora in cui le storie d'amore folli si svolgono nonostante tutto, quando le mie dita si strappano sulla tastiera per mandarti speranza e disperazione. Mezzanotte è l'unica fetta di tempo in cui esisto davvero, il tempo di tutte le storie d'amore, da Cenerentola a Romeo e Giulietta.

Élise Marciniszyn

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